Sul tracciato di Imola, impegnativo e tecnico, sia per le vetture ed i piloti, si è svolta la 2° Gara del C.I. Autostoriche. Ottimo, il numero di iscritti con 42 Vetture, la fascinosa e ostica pista di Imola, è sempre nel cuore dei piloti, che in massa aderiscono alle gare che si svolgono sul Circuito del Santerno.
Dopo le qualifiche del sabato, la composizione della griglia era nello standard, davanti a tutti si piazzavano le Porsche seguite a ruota dalla TVR di Truglia.
Io, unico pilota iscritto della Valdelsa Classic, mi piazzavo al 24° posto sulle 39 vetture schierate alla partenza.
Anche se la gara è stata costernata di escursioni fuori pista, olio sul tracciato, 2 Safety, e bandiere gialle a profusione, per vari piccoli interventi di ripulitura pista, il tutto non ha fermato gli stoici piloti che si sono dati battaglia nell’ora di gara, mettendo a dura prova i loro mezzi meccanici, come “Imola” riesce a fare.
Io con la Marcos, dopo aver combattuto al centro classifica generale con vetture di maggiore potenza, dovevo ritirarmi per l’ inefficienza dell’impianto frenate, quando occupavo la 15^ posizione nella classifica assoluta, e la 1^ posizione del 1° Gruppo, a circa 7 minuti dal termine. Ho comunque conquistato il 3° gradino del podio del 1° Gruppo.
Il mio modo di interpretare le competizioni, va oltre i punti classifica, il podio, la coppa, che comunque restano ben graditi.
L’obiettivo primario è il divertimento, la competizione con me stesso, nel migliorare le prestazioni precedenti, adoro il “corpo a corpo” in pista, la sfida con vetture di cilindrata maggiore mi esalta, se poi ci sono anche i risultati, meglio.
Ritirarmi anche a pochi minuti dal termine, mi lascia amareggiato, e deluso, anche per i miei meccanici che nella giornata di venerdì hanno praticamente sostituito tutto l’avantreno con materiali nuovi, dai giunti, ai cuscinetti, i semiassi, i dischi freni ecc… Imola, con le sue staccate importanti, ha messo a dura prova la Marcos.
Rimango comunque soddisfatto di un’ottima prestazione sia per i tempi sul giro, la velocità di punta della Marcos, e soprattutto dell’ottimo assetto che Pasquale mi regala ad ogni gara.
Massimo Pucci